Fascino e stupore per tutti: quan{d|t}o Dio ci vizia!

Lo stupore, bambino e adulto, ignorante o istruito difronte alla grandezza del cosmo e agli sforzi titanici che facciamo per osservarlo sempre di più. Un filmato bello e affascinante.

Questo video, divulgativo e spettacolare allo stesso tempo [1], ha il merito di mostrare in modo intuitivo, per rappresentazioni comparative, le grandezze relative di vari oggetti celesti, partendo dalla Luna, l’oggetto a noi più familiare, per raggiungere la scala globale di tutto l’universo osservabile.

Mio figlio, di 4 anni, mentre lo vedeva stupito e mentre gli spiegavo cosa erano gli oggetti che osservava era affascinato di come vi fossero sempre oggetti più grandi e poi ancora più grandi…  mi ha chiesto di rivederlo svariate volte. Sono certo affascinerebbe tantissimo anche bimbi più grandi tanto alle scuole elementari, che ragazzi di medie o giovani alle superiori che si rendono meglio conto di cosa si sta parlando.

In effetti il filmano ha affascinato anche me, e sono certo affascina allo stesso modo anche chi abbia fatto studi di fisica o di astronomia, perché suscita stupore sia per come è complesso e grande l’universo sia per come riusciamo ad osservalo nonostante tale grandezza.

Le musiche di Vangelis, altamente riconoscibili e apprezzate per filmati di questo tipo, hanno fatto il resto….

Non ho potuto non rivolgendomi a Dio con un deciso «che gran sprecone che sei! ‘Sti figli li vuoi proprio viziare di stupore, eh!?»

[1] fonte: LaStampa.it

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    troppo lungopoco chiaronon ci avevo mai pensato
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    Quegli antichi, obsoleti diritti umani: il matrimonio omosessuale biotecnologico

    il degrado dei diritti umani universali in relazione con la questione del così detto “matrimonio gay”. E davvero una rivendicazione di “diritti”? Dietro di essa si nasconde la giustificazione della cosificazione e la merfcificazione dell’essere umano in quanto tale. Vediamo perché.

    utero-in-affitto-codice-a-barreHo già affrontato questo tema in un mio precedente post, ma avendo discusso con qualche amico ancora dello stesso argomento, e avendo avuto poco tempo, cerco di riaffrontarlo in modo diverso.

    Innanzitutto è necessario allargare lo zoom. Guardare le cose in uno scenario più vasto, vedere intorno cosa sta accadendo e chiedersi perché proprio ora. Senza dietrologie o complottismi, possibilmente, ma con ferrea adesione alla realtà dei fatti. In tutto il mondo, da qualche anno, c’è un gran parlare della «questione omosessuale». Sappiamo di cosa si tratta.

    L’analisi che qui espongo è la più completa, strutturata e d’ampio raggio sull’argomento che abbia fatto finora. Leggi tutto “Quegli antichi, obsoleti diritti umani: il matrimonio omosessuale biotecnologico”

    Giubileo della Misericordia: da Amazon a Guitton

    Jean Guitton, 1901-1999

    Premessa: l’articolo è stato modificato dopo la prima pubblicazione, a causa di una errata ricerca: il testo è stato invalidato con la barratura.

    Chiese il giornalista: «perchè lei è cattolico» ? [9]
    «Sono cattolico perché voglio tutto».
    Così rispondeva Jean Guitton, filosofo e scrittore francese del secolo scorso [8].

    Ed eccomi a rispondere alla domanda dell’amico e collega ateo che, a proposito del Giubileo, pretendendo perplesso che a diversi sforzi e atti corrispondano necessariamente diversi benefici, secondo l’equazione:

    più cose da fare = piu benefici

    Leggi tutto “Giubileo della Misericordia: da Amazon a Guitton”

    Un concreto “Dio strabiliante”

    Dio non è così strbiliante quando fa miracoli. Di ben più strabiliante ci sono le tante domande e questioni sull’uomo. Questioni concrete, reali, che si toccano con mano. Se è strabiliante ciò che si vede, perchè non può anche esserlo ciò che non si vede?

    Maestro di Tolentino. Annunzio ai pastori
    Annunzio ai pastori, affreschi del Cappellone del Santuario di San Nicola a Tolentino. Maestro di Tolentino (o Pietro da Rimini?)

    Un collega, ateo, a valle di brevi e poco significative battute sulla Trinità, esordisce con una battuta più interessante, di questo tenore: “tutti gli dei si sono arrogati di fare cose strabilianti”, e aggiungeva una risata sarcastica. Evidentemente si riferiva a miracoli e cose del genere. Un tema sempre molto “toccato” proprio dagli atei, molto più che dai fedeli, chissà perchè….

    A parte il fatto che non viene minimamente colta la radicale differenza fra il concetto, tutto ebraico,  della Rivelazione e una qualunqe religione pagana, ma sorvoliamo…

    La parola su cui vorrei invece soffermarmi è appunto lo stupore delle cose strabilianti.

    Parliamo piuttosto di cose concrete, cose reali che si toccano con mano e di cui tutti, ma proprio tutti, facciamo esperienza concreta.

    Non da forse stupore l’universo stesso? Io lo trovo strabiliante.

    Non è stupefacente la Terra, la Vita, l’Uomo, l’ Esistenza stessa? Io lo trovo strabiliante. Se non lo sono, allora, vuol dire che tutti i poeti, filosofi, artisti di ogni epoca e di ogni luogo sono gente senza valore e chi li apprezza è ancor meno di valore… giusto?

    E che dire del libero arbitrio, dell’amore, del dramma della morte, del senso di giustizia e di Verità, dell’esistenza del bene e del male, del bello, del buono, del problema della dignità umana… insomma tutte cose che nell’intimo pù profondo sentiamo così legate all’esperienza umana ma allo stesso tempo così misteriose? Non è forse stupefacente che tutte queste cose sono proprie dell’ uomo? Di questo essere solo e sperduto come un puntino in una sperduta galassia dell’universo? Non è tutto questo forse fonte di stupore, prima ancora di certe domande esistenziali a cui dare risposta?

    Già lo stupore… se tutto questo non ci stupisse, se non ci sembrerasse davvero strabiliante, non ci porremmo neanche tutte queste domande: domande che, ripeto, ogni uomo di ogni epoca e luogo si è sempre posto.

    A me un Dio che fa miracoli a Fatima o Lurdes non stupisce di più di tutte queste cose che ho scritto sopra. Non lo trovo particolarmente strabiliante se paragonato a tutte le altre cose strabilianti sull’uomo e sul creato, dei misteri che portano con se, della loro bellezza e grandezza. Anzi trovo ancora più strabiliante che dopo 400 anni di scienza moderna, e dopo un secolo di progressi scientifici e tecnologici senza precedenti nella storia umana, nessuna di queste domande è andata in pensione.

    Dunque se tutte queste cose, concrete e reali, che non richiedono fede per essere credute, sono strabilianti e stupefacenti, cosa dovrebbe esserci di strano in un Dio che fa cose strabilianti e stupefacenti? Solo perchè non lo si vede? Forse non si vuole prendere in considerazione una premessa logica: che cioè un Dio che ha creato un mondo così strabiliante (e che lo sia non è un fatto di fede, ma una fatto concreto) non può che fare cose strabilianti.

    Molti atei o non credenti (non so se è il caso del mio collega) pensano o credono che non si debba credere a cose troppo strabilianti: dicono questo per dare una motivazione del loro non-credere. Ma non è vero: essi in realtà toccano con mano cose  molto strabilianti, eppure ci credono, perchè ne fanno esperienza. Allo stesso modo chi crede, non lo fa perchè Dio fa cose strabilianti come i miracoli, ma perchè ha fatto esperienza di Dio. Ed è solo in questo modo, solo se si è toccati dall’amore, facendo esperienza di Dio, si può credere. Le cose strabilianti rimangono strabilianti e non ci serve davvero un dio per spiegarle. Tuttavia quando si crede in Dio tutte quelle cose strabilianti (visibili o no)  acquistano un nuovo sapore: è come un insalata scondita a cui si è aggiunto olio, sale, aceto; rimane insalata riconoscibile come gusto di insalata, ma il sapore è tuttavia cambiato, è un sapore nuovo e diverso. Questo nuovo sapore è la prospettiva di fede, che non è una spiegazione diversa della realtà ma è una prospettiva contemplativa differente di essa.

    Ma è proprio questa la differenza radicale di cui accennavo all’inizio: la Rivelazione biblica nasce da una esigenza d’ amore, anzi è tutta una storia d’amore; il popolo di Israele crede facendo esperienza di Dio (esodo). Mentre invece il paganesimo non nasce da un esperienza di tipo storico, nasce da credenze: e infatti sono ogni volta diverse. Che siano dinamiche completamente diverse non lo dico io, ma gli antropologi, che sono scienziati. La “fides que”, poi,  è un’altra cosa.

    Sono certo che il mio amico ateo concorda con me nel fatto che per stupirsi e vedere cose strabilianti non serve guardare in cielo. Basta guardare sulla terra.

    Se ne è accorto anche l’uomo biblico che nel famoso Salmo 8 eleva uno spettacolare inno alla bellezza del creato, cose concrete, e, partendo da questa, eleva l’inno a Dio:

    O Signore, Signore nostro,
    quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
    Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,

    con la bocca di bambini e di lattanti:
    hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
    per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

    Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
    la luna e le stelle che tu hai fissato,

    che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
    il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

    Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
    di gloria e di onore lo hai coronato.

    Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
    tutto hai posto sotto i suoi piedi:

    tutte le greggi e gli armenti
    e anche le bestie della campagna,

    gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
    ogni essere che percorre le vie dei mari.

    O Signore, Signore nostro,
    quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

     

    Abbiamo confini, non limiti

    un cartellone a Roma recita “Libero stato del Gay Village. Abbiamo confini, non limiti”.

    gayvillage-cartellone

    Davanti a una scuola ho fotografato questo cartellone (cliccare sull’immagine per ingrandire). E’ una campagna pubblicitaria del Gay Village.
    Mi ha colpito il messaggio che questo manifesto vuole trasmettere. Mostra abbastanza chiaramente quali sono i presupposti culturali e ideologici di questo “mondo”. Il mondo gay, che è appunto una agenda politico-economico-culturale, e non rappresenta gli omosessuali tout-court. Leggi tutto “Abbiamo confini, non limiti”

    Un Ritiro Spirituale a… l’asilo

    All’asilo nido si è fatto un incontro di fatto formativo per i genitori; nella emergenza educativa di oggi ce ne è proprio bisogno; Condividere con gli alti genitori aiuta ad allontanare ansie e paure; fermarsi e riflettere è una attività propria dei ritiri spirituali: le curiose analogie con questi eventi; il “Noi” di coppia come un perfetto sconosciuto. La vocazione dell’educatore e un grazie ancora.

    asiloIeri ho partecipato a un incontro all’asilo di mio figlio. Tema: fare il punto dopo i primi mesi dall’inserimento. Si parla dunque di “distacco”. Presenti solo genitori.

    Inizio ore 17.30.. ma tra una fetta di ciambellone [1]  e l’attesa dell’arrivo di tutti, c’è il quarto d’ora accademico.

    Dopo i convenevoli, viene distribuita una favola che viene letta e condivisa. Si narra di come ci comportiamo (se troppo protettivamente o troppo permissivamente) con i nostri figli in relazione alle nostre esperienze infantili. Interessante…. Leggi tutto “Un Ritiro Spirituale a… l’asilo”

    Scheda dati asilo nido: i papà senza casa

    il modulo di compilazione dei recapiti telefonici dell’asilo nido mi ha fatto riflettere. I papà oggi sono, di fatto, discriminati e pre-supposti essere genitori di serie B. Questo purtroppo avviene nell’indifferenza generale, senza un preciso intento discriminatorio, eppure il silenzio e l’indifferenza che si perpetua, è parte della generale ingiustizia ai loro danni.

    Oggi ho compilato la “scheda dati” dell’asilo nido di nostro (=mio e di mia moglie) figlio, finalizzata principalmente a dare quanti più recapiti telefonici possibili, da contattare in caso di necessità: genitori, nonni, zii…

    Il modulo predisposto dall’amministrazione mi ha colpito.

    Eccolo riprodotto qui sotto: Leggi tutto “Scheda dati asilo nido: i papà senza casa”

    Per i numerosi e stanchi uccelli che vagano senza meta in cerca di ristoro

    “Ricerca Cesnur: «Religione irrilevante per il 70% degli italiani»” Analisi delle cause e delle conseguenze, le sfide che questo comporta per la Chiesa. La purificazione in atto, mediante “gli scandali”, la prospettiva del chicco di senape che cresce.

    Commento un articolo uscito sul Messaggero online che titola: “Ricerca Cesnur: «Religione irrilevante per il 70% degli italiani»” , segnalata da un mio caro amico ateo. Devo dire che per un credente è estremamente fruttuoso avere un amico ateo militante: aiuta decisamente a tenersi allenati.

    Sembra strano che l’indagine sia stata condotta su un campione così ridotto, e anche pare strano che la Sicilia Centrale sia considerata “rappresentativa dell’Italia in generale”; ad ogni modo ho letto molti articoli di Introvigne e lo ritengono uno studioso molto serio e attento, che argomenta sempre con estrema analiticità, con dati e riscontri di quello che dice. Le stesse conclusioni cui arriva non mi sorprendono affatto, anche se la sintesi del giornale online è per forza eccessiva. Sarebbe interessante leggere il libro. Leggi tutto “Per i numerosi e stanchi uccelli che vagano senza meta in cerca di ristoro”

    Se Manini non è codardo siamo tutti meno liberi

    La vicenda di Michelangelo Manini è incomprensibile per il mondo di oggi. Dietro certi giudizi ingenui si nasconde una concezione del concetto di libertà umana che falsifica la realtà. Preferisco altri modelli…

    Michelangelo Manini, proprierario della FAAC, muore senza eredi e lascia un patrimonio miliardario alla Curia di Bologna; un gestro “strano” e inatteso. I giornali ne parlano. Mi ha colpito questo estratto di Deborah Dirani sul Sole24ore online:

    aveva appena 50 anni ed è morto dopo una lunga malattia. Ancora: non è stato nemmeno, il suo, un gesto dettato dalla paura della morte e di quello che potrebbe esserci nell’Aldilà, pentimento generoso e un po’ codardo di qualche terreno peccatore. No, no Manini aveva fatto testamento nel 1992, 20 anni fa, e mai da allora aveva rimesso mano alle sue ultime volontà.
    Semplicemente aveva deciso che, passato lui, le cose sue passavano alla Chiesa. E così è stato.

    Dunque secondo la Dirani, il Manini non è stato codardo. Leggi tutto “Se Manini non è codardo siamo tutti meno liberi”