Quant’è bella bigottezza (Atto II)

Da una conversazione su Tiziano Ferro, scopro per la seconda volta, di dover etichettato come bigotto. Il politicamente corretto di oggi impone di conformarsi all’opinione dominante, senza riguardo alcuno per i cattolici. Si chiama ipocrisia e pregiudizio.

Questo pomeriggio: scena in stanza d’ufficio. Un collega (C) inizia a canticchiare una canzoncina che non conosco:

io: di chi è?

C: Tiziano Ferro

io: non è che lo capisco tanto questo Tiziano Ferro…

C: è Gay
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Donna-animale in Agostino e Wikiquote

La donna è un animale né saldo né costante; è maligna e mira ad umiliare il marito, è piena di cattiveria e principio di ogni lite e guerra, via e cammino di tutte le iniquità.

Venerdì scorso, con questa citazione, esordisce una collega in ufficio che, scandalizzata, dice di averla trovata su facebook e sarebbe attribuita nientemeno che a S. Agostino. La cosa mi ha incuriosito e stupìto, visto che mi considero un ammiratore di S. Agostino, e non mi risulta essere questo il suo pensiero. E’ vero che Agostino, come molti suoi contemporanei, e influenzato da Platone [16], considerasse l’uomo in qualche modo superiore alla donna in intelletto e la donna superiore all’uomo nelle relazioni affettive, ma quella citazione mi sembrava davvero esagerata e fuori dal suo pensiero.

Tuttavia molti, come risposta emotiva ad un cliché ormai consolidato, tendono a considerare plausibile questa citazione. Perchè?

Animato dallo spirito di ricerca, mi sono messo a cercare. Infatti molti siti su internet [1] in effetti fanno la stessa citazione attribuendola proprio a lui.

Ho indagato a fondo e il risultato devo dire è molto interessante, perchè mostra come avvengono certi meccanismi da “gran cassa” sulla rete e in particolare di come viene comunemente sovrastimanto il sito Wikipedia & Co. e usato con leggerezza. Soprattutto quando abbiamo a che fare con argomenti religiosi, politici, etc…

Una breve ricerca ma approfondita, mi conferma che:

  • sul sito augustinus.it [10] [15], che contiene tutto quello che il vescovo ipponiense ha scritto e tramandato, sia in latino che in italiano che in altre lingue, disponibile anche in HTML, quindi indicizzato da google, non esiste nessuna occorrenza contenente le parole chiave di questa frase [2].
  • la pagina di Wikiquote, un’altro progetto affiancato a Wikipedia, alla voce Agostino d’Ippona [3] compare effettivamente la stessa identica citazione, indicata però senza fonte (!).
  • Per maggior scrupolo ho cercato le stesse parole chiavi dove non comparisse “agostino”, per capire se è attribuibile a qualcun altro, ma senza successo [12]. Neanche il potente motore di ricerca GoogleBooks che cerca in valanghe di libri specializzati, fornisce alcun risultato su queste parole chiavi [13] [14].

Vediamo di ricostruire l’accaduto:

  1. Qualcuno inserisce una citazione (evidentemente errata) su wikiquote senza indicare la fonte [3]; vedremo poi come forse egli stesso l’ha presa da qualche altra parte dove la fonte non era indicata. Utilizzando Wikiblame [4] è possibile ricostruire la storia delle voci:
    1. “Versione delle 15:25, 24 feb 2008, autore: Gacio” [5] in cui non è presente la citazione.
    2. “Versione delle 10:12, 19 mar 2008, autore: Nemo bis” [6] in cui invece è presente;
  2. Quindi la citazione è stata inserita proprio da “Nemo bis” il 19 marzo 2008 alle ore 10:12, come conferma il confronto delle differenze [7].
  3. La frase, evidentemente, colpisce l’immaginario collettivo: un cliché comunemente in voga dice che il cattolicesmo avrebbe sempre disprezzato le donne e che anzi è colpa della Chiesa se le donne hanno sempre avuto nella storia un ruolo marginale (come se nelle civiltà non cristiane fosse invece al centro della società). Una frase del genere attribuita a uno dei più grossi pensatori della Chiesa di tutti i tempi, sarebbe l’arma fumante di questo “scandalo”: l’obiettivo vero sono i cristiani e la Chiesa, i perenni cattivi di sempre. Per questo motivo la citazione non passa inosservata e diventa un piatto succulento per chi ha certi pregiudizi; si autoalimenta e conferma ciò che molti “vorrebbero” trovare in giro, e a supporto di questo cliché, la si cita in continuazione e così si diffonde come un virus. Se non è presente la fonte, poco importa: l’importate è che dica quello che a me fa piacere che dica.
  4. La conferma viene anche dal fatto che molti siti facilmente identificabili con google con le funzionalità di ricerca avanzata [8], riportano la frase: ma le pagine sono tutte successive alla data 19 marzo 2008 [1] tranne forse uno: “aforismi” [9], di cui non sappiamo la data di aggiornamento, ed è ancora senza fonte. Questo ci fa pensare che “l’effetto virus” potrebbe essere partito dal sito “aforismi.it”.
  5. Questo “Nemo bis” lo ha probabilmente copiato dal sito “aforismi” in Wikiquote e da qui è “esploso” con una marea di citazioni in giro per la rete in quanto le date sono ancora tutte successive al 19 marzo 2008 [8]; la gente si comporta come se wikipedia e i progetti che gli orbinato attorno, siano affidabili e autorevoli.

Come dicevano in un post precedente “ha ragione chi urla di più”, pare che sia proprio vero. La rete non fa eccezione.

A poco servirà rimuovere da wikiquote la frase erroneamente attribuita a S. Agostino, perché intanto l’effetto virus è stato innescato. E così una falistà ripetuta spesso, finisce per diventare percepita da tutti come una verità, alimentata da quel pregiudizio che ne “stimola” la diffusione, proprio come un virus ha bisogno di un adeguato “brodo” di cultura per potersi riprodurre.

Non facciamoci illusioni: non sono solo i semplici e la “massa ingenua” che scrive su Wikipedia a commettere grossolanerie di questo tipo: infatti quando si è accecati dal pregiudizio, anche esimi professori di Fisica possono prendere imbarazzanti abbagli, come è accaduto con la vicenda della mancata visita di Benedetto XVI all’università di Roma nel febbrario 2008 [11]: anche li c’entrò Wikipedia; ancora una volta non fu colpa di Wikipedia, ma dell’imbelcillità o anzi proprio del pregiudizio di alcune persone.

A me piace Wikipedia: lo ritengo un progetto straordinario, anche se con molti limiti. Proprio perché lo ritengo un bel progetto, mi attiverò comunque per la correzione dell’errore.

Quello che non mi piace sono proprio i pregiudizi: che operano spesso senza che ce ne accorgiamo. Contro la malafede o la semplice superficialità, nessuna legge, nessun regolamento, nessun sistema può evitare l’errore e la menzogna se non curiamo la pulizia della nostra mente, e soprattutto del nostro cuore.

PS: rimango comunque con la curiosità di chi sia questa citazione, se completamente inventata oppure erroneamente “modificata” nel senso e nell’attribuzione. Mistero della rete….

PS2: Non me ne voglia “Nemo bis” se si riconosce in questo post; non è mia intenzione accusarlo di pregiudizio: mi riferivo al meccanismo collettivo che si innesca, e non a singole persone, che non conosco direttamente; si sarà trattato certamente di un atto in buona fede.

[1] Salvataggio ricerca Google su parole chiavi
[2] Salvataggio ricerca Google su augustinus.it su parole chiavi
[3] Voce “Agostino d’Ippona” su Wikiquote alla data di oggi
[4] Wikiblame
[5] Voce “Agostino d’Ippona” su wikiquote, Versione delle 15:25, 24 feb 2008
[6] Voce “Agostino d’Ippona” su wikiquote, Versione delle 10:12, 19 mar 2008
[7] Differenze fra le versioni in [5] e [6]
[8] Salvataggio ricerca Google su pagine precedenti a [6]
[9] Citazione 5725 su aforismi.meglio.it (screenshot di oggi: qui)
[10] Opera Omnia di S. Agostino
[11] che siano però accaduto a dei professori di Fisica, che dovrebbero ben conoscere il valore di sottoporre a verifica certe ipotesi, è ancora più grave e sintomatico. Si veda l’articolo “Copia e incolla da Wikipedia: 67 docenti per un errore”
[12] Salvataggio ricerca Google su parole chiavi, trante “agostino”
[13] Salvataggio ricerca Google Books su parole chiavi – ricerca ristretta
[14]
Salvataggio ricerca Google Books su parole chiavi – ricerca allargata
[15] Motore Tematico in Augustinus.it
[16] si veda la pubblicazione “Agostino – il battesimo del pensiero antico” di John M. Rist, Vita e Pensiero, 1997, pp. 149-152
(disponibile in google book)

Ha ragione chi urla di più

Questa frase l’ho letta nel sottotitolo della GoogleChat di una collega. Non so se ci crede veramente, o è una provocazione, o uno sfogo.

Comunque, se tutti pensano e avallano questo…. chi urla penserà davvero, con ragionevolezza, di avere sul serio ragione.

Infondo “avere ragione” è come il potere in politica: lo hai perché in molti te ne riconoscono la legittimità.

Mi viene da chiedere a questa collega se questa frase non sia “vera” solo perché molti finiscono per pensarla davvero in questo modo, oppure (anche se non ci credono), si rassegnano a che sia così. Ed ecco che i nostri pensieri, sinceri o di rassegnazione, finiscono per avallare quei comportamenti che non ci piacciono.

Ed è così che la prepotenza avanza e si rafforza….
(anche la mafia è nata e cresciuta con lo stesso meccanismo e oggi vediamo come sia difficile sradicarla).

Quant’è bella bigottezza

Quant’è bella bigottezza
che si fugge tuttavia
chi vuol esser bigotto sia
del doman abbiam certezza

Una decina di giorni fa, durante una amichevole e rilassatissima discussione, un mio carissimo e simpaticissimo amico, mi ha dato del bigotto. Ho speso parte delle vacanze natalizie a riflettere e approfondire l’argomento.

Oggi devo ringraziare questo amico, perchè:

  1. non sapevo il vero significato di questa parola
  2. mi ha dato la possibilità di mettere in discussione me stesso
  3. mi ha dato l’occasione di approfondire seriamente l’argomento, facendo luce su aspetti nuovi

Ne sono uscite fuori considerazioni interessanti, ma sono riservate solo a coloro che vorranno leggere queste cinque paginette.

Invece quel mio amico, che legge questo blog, è caldamente invitato ad armarsi di pazienza…

Ecco i link:

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