I magi di oggi

Affresco, Cappella degli Scrovegni, Padova.
Adorazione dei Magi, Giotto, Affresco, Cappella degli Scrovegni – Padova.

I magi erano i sapienti di un tempo. Quelli che avevano “la conoscenza”. Quelli che proprio per questo si distinguevano dalla “massa”. A noi può sembrare una conoscenza di tipo superstizioso, ma all’epoca era il meglio che la civiltà potesse offrire. Al di la della storicità o meno dell’evento i magi che vanno ad adorare Gesù rappresentano la sapienza umana che riconosce l’autorità della sapienza divina: riconoscono che la propria sapienza, per quanto grande, ha un limite.

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1° maggio: protesta contro le schiavitù del lavoro e il culto del denaro

Alla cassa del supermercato un commento sulla domenica come “giorno come un altro”. Poi ci penso su un po. Apro il Catechismo e trovo un passaggio abbastanza sorprendente, ma poi neanche tanto. E così rifletto sul senso della festa come valore sociale collettivo. Il potere asservisce l’uomo sempre più solo a vantaggio del culto del denaro e del materialismo perché distruggendo innanzitutto le relazioni umane.

lavoro_chaplinIeri alla cassa del supermercato ascolto la conversazione fra la cassiera e la signora prima di me: questa chiede se l’indomani (cioè oggi, 1 maggio) sono chiusi. La cassiera risponde con tono convinto e soddisfatto: «si, signora, domani siamo tutti chiusi». Rifletto un po’ e, quando la signora se ne è andata, faccio un commento alla cassiera dicendo: «beh… almeno il primo maggio! Festa del lavoro! Visto che la domenica ormai non esiste più…». Lei con aria ormai rassegnata a una normalità che è solo da accettare, commenta rispondendo: «Già.. il primo maggio! La domenica poi… per noi è ormai un giorno come un altro!».

Uscendo mi soffermo a pensare su quella espressione: «…è ormai un giorno come un altro!». Questi lavoratori, impiegati nel commercio hanno ormai perduto il “ritmo comune” del riposo-lavoro, con turni sfasati che non gli consentono più di “vivere la festa” con tutti gli altri. Leggi tutto “1° maggio: protesta contro le schiavitù del lavoro e il culto del denaro”

Il Potere senza Verità

Nuove forme di dittatura, sottile e subdola, avanza indisturbata nelle nostre democrazie occidentali.Si ammantata di democrazia, libertà e giustizia, come sempre. Il Potere con una falsa verità è dittatura probabile. Il Potere senza verità è dittatura certa.

In una realtà sociale in cui il sacro (tra)scendente non esiste più, rimane solo la possibilità di sacralizzare l’immanente. E nella disperata ricerca di rassicurazione, la più potente e la più seducente di queste possibilità non può che essere il conformismo dell’opinione dominante. O di quella che sa apparire e convincere meglio di essere tale. Chi non lo è viene discriminato, fatto apparire come un appestato, un irragionevole, un vecchio retrogrado.

E’ un potere senza identità e senza volto, al quale sarà difficile ribellarsi, proprio perchè anonimo, senza nomi e cognomi come invece lo erano gli antichi tiranni.

Nuove forme di dittatura, sottile e subdola, avanza indisturbata nelle nostre democrazie occidentali. Si ammantata di democrazia, libertà e giustizia, come sempre. Leggi tutto “Il Potere senza Verità”

«A uno così non gli farei nemmeno il processo»

Fiorello esordisce in radio in riferimento ai tragici e criminosi fatti di Brindisi «A uno così non gli farei nemmeno il processo». Di fronte a fatti troppo gravi si invoca il processo delle folle: forse il popolare show-man non la penserebbe allo stesso modo che l’incriminato da una folla inferocita fosse lui. E forse non si interroga troppo su cosa vuol dire essere personaggio pubblico.

Con queste parole il popolare show-man Fiorello ha sentenziato alla radio, riguardo il tragici e criminosi fatti di Brindisi di questi giorni: «A uno così non gli farei nemmeno il processo»: il riferimento evidente è verso il criminale.

Un paio di domande a Fiorello:
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Immigrati sul bus

una esperienza fatta sul bus; storie di immigrati sfruttati in italia; storie di poverta, materiali e spirituali; nessun commento mio: soltanto, tutto da leggere.

Mia moglie, di origini paraguaiane, mi riporta questa storia di cui è stata protagonista sul l’autobus a Roma qualche giorno fa. Non aggiungo nessun commento perché la storia si commenta da se e non può essere taciuta. Leggi tutto “Immigrati sul bus”