La fede nella menzogna


Nessuno oggi è seriamente disposto a credere nell’esistenza della Verità.
Tutti però sono pronti a giurare circa l’esistenza della falsità e della menzogna.

La post-modernità non è altro che la fede nella menzogna.
Una cosa è certa: non durerà.

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    La normalità fa notizia

    Strano che faccia notizia la normalità: a lucio dalla sarebbero vietate le sua canzoni al rito delle esequie; inoltre sarebbe a lui riservata una fantomatica liturgia tradizionale. Ma addirittura sarebbe concesso uno strappo alla regola finale. Siamo al delirio. Parafrasando Chesterton, oggi è l’ortodossia a fare notizia.

    Lucio Dalla, scomparso il 1 marzo 2012

    Quando si tratta di ‘Chiesa’ capita che sia la normalità a fare notizia. Che curioso. Forse sarà che il mondo ormai, così secolarizzato, non è più in grado di decodificare il linguaggio del sacro.

    La notizia, battuta dalla stampa, sarebbe: (grassetto mio)

    Nessuna canzone durante i funerali di Lucio Dalla domani alle 14.30 nella basilica di San Petronio a Bologna. Il rito osservera’ la liturgia tradizionale, come chiesto dalla Cei. L’unico strappo alla regola sara’, alla fine della messa, la lettura di una sua canzone, ‘La rondine’. [1] Leggi tutto “La normalità fa notizia”

    Invigorisciti, o amico, a volere la verità

    parole senza tempo di Silvio Pellico. Sembrano scritte oggi. E a te?

    Queste parole senza tempo, mi sono parse scritte oggi. E a te ?

    “il primo de’ nostri doveri si è l’amore della verità, e la fede in essa. La verità è Dio. Amare Dio ed amare la verità sono la stessa còsa. Invigorisciti, o amico, a volere la verità, a non lasciarti abbagliare dalla falsa eloquènza di que’ melanconici e rabbiosi sofisti che s’industriano a gettar dubbi sconfortanti sopra ogni còsa. La ragione a nulla sèrve, e anzi nuòce, quando si vòlge a combattere il vero, a screditarlo, a sostenere ignobili supposizioni; quando traèndo disperate conseguènze dai mali ond’è sparsa la vita, nega la vita èssere un bène (…) Ciò riconosciuto, diamo arditamente bando allo scetticismo, al cinismo, a tutte le filosofie degradanti; imponiamoci di credere al vero, al bèllo, al buòno”.

    Silvio Pellico, Dei doveri degli uomini

     

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      Voltaire si rivolta nella tomba

      «Non condivido le tue idee ma sono pronto a morire affinché tu possa avere il diritto di esprimerle»: come una giusta espressione può essere fraintesa. Cosa voleva dire davvero Voltaire?

      Attenzione: la citazione in questione non è di Voltaire. Vedi mio post successivo di aggiornamento e precisazione. Le parti cancellate (come questa) indicano passaggi e considerazioni non più validi, che però ho lasciato per memoria storica. Le parti in rosso indicano aggiunte successive dopo l’aggiornamento.

      Tomba di Voltaire al Panthèon di Parigi

      «Non condivido le tue idee ma sono pronto a morire affinché tu possa avere il diritto di esprimerle»

      E’ una frase di bell’effetto e affascinante che tutti ricordiamo dai banchi di scuola [1].

      Ma viene a volte utilizzata per addurre addirittura che sarebbe “giusto” sostenere attivamente ad esempio una campagna a favore dell’eutanasia [2] anche se non si è a favore dell’eutanasia: e questo perché? Perché così siamo rispettosi del libero pensiero e promuoviamo il pubblico dibattito. Leggi tutto “Voltaire si rivolta nella tomba”