WhatsApp: da una Vignetta al Padre Nostro al “date a Cesare”: ma che diavolo è ‘sto Regno ?

In uno dei tanti gruppi WhatsApp fra colleghi dove spesso, si sa, si “cazzeggia” un po’, passa una vignetta di Alberto Zuccalà, girata nei social, che allude alla recente uscita Salviniana circa il suo “affidamento alla Madonna” (mi viene orrore a scriverlo, è per dovere di cronaca). La vignetta recita: “Si è affidato alla Vergine Maria perché col Padre Nostro gli sarebbe toccato rimettere i debiti”.

Un collega, sebbene sia, come si dice, “notoriamente distante dalla fede”, argutamente osserva quello che a me era sfuggito:

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unioni civili: laicamente un disastro, religiosamente una vittoria

mie impressioni pesonali sul “ddl Cirinnà” sulle unioni civili. Una doppia riflessione: la prima laica e negativa, la seconda religiosa e positiva.

fediIl DDL Cirinnà è passato. Esultano i paladini della libertà e del progresso.

A parte i pastrocchi legali [1] che comunque si potranno correggere, spero, con qualche legge successiva, è evidente che lo scopo di questo decreto era incassare una vittoria politica, fatta di slogan e poca sostanza, non certo incasellare la casistica complessa della legislazione del diritto di famiglia in una nuovo coerente quadro giuridico. Ma tant’è….

Nell’impianto generale della legge si introducono due nuovi “assetti” familiari: le unioni civili (UC) e le convivenze di fatto (CdF).

Vorrei affrontare qui due punti di vista, uno Laico, l’altro Religioso. Tralascerò il discorso sulle “unioni fra persone dello stesso sesso” per pura sintesi, perché meriterebbe un discorso molto complesso, a parte. Leggi tutto “unioni civili: laicamente un disastro, religiosamente una vittoria”

Cacciatore di bufale accecato da una mitra

la home page di attivissimo.net
la home page di attivissimo.net

Rispondo pubblicamente a Paolo Attivissimo (e non è la prima volta [1] [2] ) al suo farneticante post:

Vescovo svizzero cita pena di morte biblica per gli omosessuali. E per chi mangia gamberetti

Paolo Attivissimo è giornalista molto serio nel campo dell’Informatica, Astronautica e della scienza in genere, noto cacciatore (e demistificatore) di bufale soprattutto online, anticomplottista. Lo stimo tanto che è nel blogroll di questo sito e fra i miei siti preferiti. Quanto però parla di religione non solo cade in strafalcioni grossolani ma tradisce i suoi stessi principi, linee guida e metodi che di solito ne fanno un ottimo, scrupoloso e serio giornalista. Leggi tutto “Cacciatore di bufale accecato da una mitra”

La vera Apocalisse

L’aurora inonda il cielo
di una festa di luce,
e riveste la terra
di meraviglia nuova.

Fugge l’ansia dai cuori,
s’accende la speranza
emerge sopra il caos
un’iride di pace.

Così nel giorno ultimo
l’umanità in attesa
alzi il capo e contempli
l’avvento del Signore.

(dalla Liturgia delle Ore di oggi – Sabato della I settimana del Tempo Ordinario, Lodi mattutine, Inno)

A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?

il canto del Magnificat svela poderosi misteri. In primis alla laconica domanda di Elisabetta, la quale ha capito chi ha difronte, ma non del tutto come quella salvezza si realizzi concretamente. Il vero mistero dell’Incarnazione è una immersione totale nelle vicende umane.

Visitazione, affresco (Pelendri, Cipro)

Quel canto stupendo così ricco e profondo svela poderosi misteri: è il Magnificat di Maria (Lc 1,46-55). Ma quasi mai lo leggiamo per ciò che rappresenta nel testo dell’evangelista Luca: una risposta alla laconica domanda di Elisabetta: «A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?». Una domanda affatto ingenua. Mostra come l’incarnazione (così  come anche la Resurrezione d’altronde, con il coinvolgimento di varie donne e Maria di Magdala in particolare) non sono proprio roba da uomini: piuttosto roba da donne. Forse Maria si sarà precedentemente confidata con la cugina dell’annuncio dell’angelo? L’evangelista non lo dice, ma possiamo ragionevolmente immaginare che è nell’intimità di donne e nella meditazione di donne che inizia la storia del Figlio sulla terra.

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Salmo 2 per A, B, C

Riflessione un po’ poetica su Alfano, Bersani e Casini… ABC… il balletto del potere va in scena come sempre. Non abbiamo bisogno di vecchi giochi. Ma di persone al servizio del bene.


Ogni volta che si preparano
a presentarsi per i voti,
come veri commercianti
come autentici teatranti
si rifanno il trucco; Leggi tutto “Salmo 2 per A, B, C”

Salmo 2 per Formigoni

Roberto Formigoni partecipa ai suoi esercizi spirituali… ma mi sa che deve ricominciare dal catechismo…. o forse da qualcos’altro. O qualcun altro. L’ipocrisia, davvero, non conosce limiti in questa politica senza vergogna.

Si difende così Roberto Formigoni:

«Siamo qui in silenzio ma molti mi hanno dato pacche sulla spalla, strette di mano. La mia gente ha capito l’ attacco contro di me e contro la modalità di governare». (fonte)

Il fatto di subire un attacco “studiato”, o meno, non è una scusante, ne morale ne politica. Caro Formigoni, ci sono due tipi di “attacchi” possibili: quelli contro la vittima innocente, cioè accusata ingiustamente (ti ricorda qualcuno per caso?) e quelli contro il colpevole. Dalla tua riposta mi pare di capire che non ti interessa molto questa distinzione, quindi mi pare che non ti siano di molto aiuto gli esercizi spirituali ai quali, pure si dice che tu partecipi: Leggi tutto “Salmo 2 per Formigoni”

«Bon Natale cor Prologo de S. Giovanni»

Una versione romanesca del Prologo di S. Giovanni per questo Natale.

Oggi è S. Giovanni Evangelista. E il giorno di Natale, nella Liturgia Romana, toccava proprio al Prologo di S. Giovanni (Gv 1,1-18).

Mi sono divertito a tradurlo in una versione in romanesco.

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