WhatsApp: da una Vignetta al Padre Nostro al “date a Cesare”: ma che diavolo è ‘sto Regno ?

In uno dei tanti gruppi WhatsApp fra colleghi dove spesso, si sa, si “cazzeggia” un po’, passa una vignetta di Alberto Zuccalà, girata nei social, che allude alla recente uscita Salviniana circa il suo “affidamento alla Madonna” (mi viene orrore a scriverlo, è per dovere di cronaca). La vignetta recita: “Si è affidato alla Vergine Maria perché col Padre Nostro gli sarebbe toccato rimettere i debiti”.

Un collega, sebbene sia, come si dice, “notoriamente distante dalla fede”, argutamente osserva quello che a me era sfuggito:

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Quegli antichi, obsoleti diritti umani: il matrimonio omosessuale biotecnologico

il degrado dei diritti umani universali in relazione con la questione del così detto “matrimonio gay”. E davvero una rivendicazione di “diritti”? Dietro di essa si nasconde la giustificazione della cosificazione e la merfcificazione dell’essere umano in quanto tale. Vediamo perché.

utero-in-affitto-codice-a-barreHo già affrontato questo tema in un mio precedente post, ma avendo discusso con qualche amico ancora dello stesso argomento, e avendo avuto poco tempo, cerco di riaffrontarlo in modo diverso.

Innanzitutto è necessario allargare lo zoom. Guardare le cose in uno scenario più vasto, vedere intorno cosa sta accadendo e chiedersi perché proprio ora. Senza dietrologie o complottismi, possibilmente, ma con ferrea adesione alla realtà dei fatti. In tutto il mondo, da qualche anno, c’è un gran parlare della «questione omosessuale». Sappiamo di cosa si tratta.

L’analisi che qui espongo è la più completa, strutturata e d’ampio raggio sull’argomento che abbia fatto finora. Leggi tutto “Quegli antichi, obsoleti diritti umani: il matrimonio omosessuale biotecnologico”

Giubileo della Misericordia: da Amazon a Guitton

Jean Guitton, 1901-1999

Premessa: l’articolo è stato modificato dopo la prima pubblicazione, a causa di una errata ricerca: il testo è stato invalidato con la barratura.

Chiese il giornalista: «perchè lei è cattolico» ? [9]
«Sono cattolico perché voglio tutto».
Così rispondeva Jean Guitton, filosofo e scrittore francese del secolo scorso [8].

Ed eccomi a rispondere alla domanda dell’amico e collega ateo che, a proposito del Giubileo, pretendendo perplesso che a diversi sforzi e atti corrispondano necessariamente diversi benefici, secondo l’equazione:

più cose da fare = piu benefici

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Cacciatore di bufale accecato da una mitra

la home page di attivissimo.net
la home page di attivissimo.net

Rispondo pubblicamente a Paolo Attivissimo (e non è la prima volta [1] [2] ) al suo farneticante post:

Vescovo svizzero cita pena di morte biblica per gli omosessuali. E per chi mangia gamberetti

Paolo Attivissimo è giornalista molto serio nel campo dell’Informatica, Astronautica e della scienza in genere, noto cacciatore (e demistificatore) di bufale soprattutto online, anticomplottista. Lo stimo tanto che è nel blogroll di questo sito e fra i miei siti preferiti. Quanto però parla di religione non solo cade in strafalcioni grossolani ma tradisce i suoi stessi principi, linee guida e metodi che di solito ne fanno un ottimo, scrupoloso e serio giornalista. Leggi tutto “Cacciatore di bufale accecato da una mitra”

Il «buio» medioevo: si, mediatico e culturale (1)

Lezione di filosofia nella scuola di Roma da un affresco del pittore fiorentino Benozzo Gozzoli (secolo xv). chiesa di Sant'Agostino a San Gimignano (Siena).
Lezione di filosofia nella scuola di Roma da un affresco del pittore fiorentino Benozzo Gozzoli (secolo xv). chiesa di Sant’Agostino a San Gimignano (Siena).

Pausa pranzo. Argomento matematica e storia. Si finisce affermando che lo sviluppo europeo della matematica riprende nel Vecchio Continente solo con Tartaglia e Fibonacci mentre prima i grandi progressi sono fatti da Arabi e Indiani granzie anche a traduzioni dal greco mentre in Europa si continuava a far di conto con i numeri romani. Un illustre collega esordisce affermando che a suo avviso il millenarismo medievale – ossia la credenza religiosa che la fine del mondo fosse imminente – fosse stato il principale ostacolo allo sviluppo medioevale, a un sostanziale disinteresse per le cose della natura e che abbia sostanzialmente “fermato” il progresso per lunghi secoli.

A me è sembrato subito un cliché alimentato da un pregiudizio comune che vede il medioevo come «epoca buia» in qualche modo molto veicolato dai media ma poco presente, anzi smentito, nei trattati di storia almeno recenti che abbiano un certo spessore scentifico e non solo divulgativo. L’ho sospettato perchè questa visione mi sembrava cozzasse completamente con la Storia della Chiesa (di cui so qualcosa), con la Tradizione cattolica, con la dottrina Patristica e i confronti-scronti con le varie eresie lungo i secoli. Non fidandomi troppo di me stesso mi sono dato a una ricerca di fonti affidabili sulla filosofia medioevale e non ha evidenziato nessun peso rilevante al millenarsimo. Anzi è emerso tutt’altro. Leggi tutto “Il «buio» medioevo: si, mediatico e culturale (1)”

Dicemmo al pio prompt d’eseguir comando

[Dedicato a colui che entrando in istanza di travajo faceva con celia e simpatica provocazione con battute commentava circa la sofferenza cristiana che bisognasse patire per raggiunger certe virtù]

—–

Dicemmo al pio prompt d’eseguir comando:

# egrep -ir "sofferenz" CatechimoChiesaCattolica/ SacraScrittura/

 

Ma nessun dell’ occorrenze risultanti

allineavansi con quanto da Voi, al riguardo, in nostra stanza addotto,

seppur con baldanzosa celia.

 

C’incuriosisce saper come s’appellava il Vostro illustre catechista,

qualor n’aveste avuto.

Ma soprattuto con qual razza di base dati

siete solito condur certe “greppanti” interpellanze (?)

 

Ci preme in tal circostantia ricordar come sovente

tal direttori che chiamansi “SentitoDire/” “TV/” “Stampa/”

“OsservazioniDistratte” , “Pregiudizi/” , “ChiacchiereDaBar/”

et “LuoghiComuni/”, et simil schiocchezze, sovente

son causa di gran confusione, falsezze et ignorantia.

Sconsigliansi fortissimamente il lor uso.

 

Se più riccamente vuolsi tal interrogazione,

caldamente consigliansi, all’uopo, aggiunger piu prudentemente,

codesti direttori che volentier raccomandiamo alla Vostra attenzione,

e che chiamansi “FedeVissuta/” , “Testimonianze/” e

in secondo modo anche “Magistero/”.

Non manchi, alfine, il raccomandatissimo “VitaDiSanti/”.

 

Ossequissimamente Vostro,

F.S.

—-

Più seriamente:

 

Mi pare che sia un fatto (sperimantale!) che la sofferenza è una condizione umana, dunque soffre tanto chi crede quanto chi non crede.

Chi però, nella fede, per grazia e libertà, arriva a soffrire con la prospettiva che è propria alla fede in Cristo Gesù, lo fa in modo che tale la sofferenza è anche gioia per se e dono per gli altri. E che questo sia fattibile mi sembra un fatto sperimentalmente misurabile, al di la delle credenze personali.

Il paradosso Cristiano sulla sofferenza è tutto qui: si può essere afflitti, ma sempre lieti [1] . Altro che “bisogna soffrire!”.

La sofferenza può essere anzitutto alleviata  [2] e non è mai voluta o cercata di per se [3]. Certo non è proprio un’economia a buon mercato, ma è possibile perchè altri, uomini come noi, l’hanno vissuta mostrandola come percorribile in quel modo [4]. Ripeto: questo è un fatto osservabile, al di la delle credenze personali.

La prospettiva va dunque ribaltata: se perfino la sofferenza può essere grazia (se vissuta nella giusta direzione) allora ogni cosa può essere grazia, quindi vissuta come un bene. E’ questa una grande speranza, non teorica, non concettuale, non illusoria, ma concreta e vissuta, anche se contemporaneamente orientata “al mondo che verrà” [5].

La sofferenza invece baldanzosamente presentata come “necessaria” mi è parso puro masochismo, fine a se stesso.

La fede cristiana non è una idea, una teoria, una filosofia o una bella storia del passato, ma anzitutto un evento, un fatto che accade [6].

Grazie per avermi dato la possibilità di scrivere questo.

Rif:

  1. 2 Cor 6,10
  2. “il mio giogo è dolce e il mio carico  leggero”, Mt 11,30
  3. “allontana da me questo calice!” in Lc 22,42
  4. aka “Santi”
  5. Simbolo Niceno-costantinopolitano
  6. DEUS CARITAS EST, § 1

Movimento P.E.R.: nasconde, ma ancora imbarazza

la On. Tarzia con il suo movimento P.E.R. continua, alle porte delle elezioni, e ad un anno dalla mia provocatoria richiesta, a mostrare imbarazzanti lettere di stima e appoggio politico di personaggi alquanto dubbi circa onestà, trasparenza, rappresentanza del nuovo.

perPiu di un anno fa, in un mio vecchio post “Olimpia Tarzia “P.E.R.” gaffe e strafalcioni” feci rilevare come questo movimento, che apprezzo negli intenti di principio, e che si presenta come rinnovamento della politica, mostrasse in realtà in bella vista il sostegno di personaggi politici che non solo di nuovo non hanno proprio niente, ma anzi sono alquanto imbarazzanti: da Giuseppe Scopelliti, Presidente Regione Calabria, condannato dalla Corte dei Conti a risarcire lo Stato, e frequentazioni equivoche con cosche mafiose fino a Roberto Formigoni e altri. Costoro affermavano spudoratamente autentici strafalcioni (che documentai uno ad uno) nelle loro retoriche, patetiche e ridicole lettere.

Lanciai una provocazione alla on. Tarzia, che comuqne apprezzo per il suo impegno politico: se avesse tolto quelle lettere dal sito web mi sarei fatto la tessera del movimento.

La promessa è ancora valida.

Purtroppo dopo più di un anno quelle lettere sono ancora li (ma il link è cambiato). Non sono più in bella vista in home page, ma bisogna fare una ricerca per trovarle. Però sono li, con tutto il loro imbarazzo.

Allora, on. Tarzia, che facciamo? Le leviamo o no queste lettere? Vogliamo rinnovare la politica mostrando i fatti o solo con le chiacchiere? Ovviamente toglierle non significa solo rimuoverle, ma anche rinnegarle e fare un po’ autocritica sulle proprie strategie comunicative.

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    troppo lungopoco chiaronon ci avevo mai pensato
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    Auguri “per strappare un sorriso”

    uno studio di architettura invia a me e suoi altri clienti la slide che sta girando in rete “E vidi che era cosa buona e giusta”. Molte le volgarità; un uso a senso unico e pregiudiziale proprio verso il cristianesimo; una rasentata blasfemia verso Gesù Bambino; incensato il Dalai Lama, simbolo del “politicamente corretto” all’occidentale, dimenticando bambini che muoiono di fame, cristiani cinesi – e non solo – perseguitati. E tutto questo proprio per augurare “buone feste” natalizie. Ma per favore!

    Ricevo da uno studio di architettura e restauro il seguente messaggio di auguri di buone feste. Ecco qui uno screenshot del messaggio (ho oscurato in grigio i dati personali): Leggi tutto “Auguri “per strappare un sorriso””

    Lettera Aperta alla “Precisina”

    Lettera Aperta alla “Precisina”

    il sito della mia intelocutrice (http://1310bijoux.blogspot.it)

    Auguri innanzitutto per i suoi 40 anni (più un mese e qualche giorno).

    Le sue affermazioni che ho trovato qui (nickname The Precise One commenti numero #9 e #14) mi sembrano gravi e mi ha colpito in quanto rivolte in modo generalizzato verso un particolare gruppo religioso; viste le recenti tristi (e reali) vicende della Chiesa di quel paese, non mi pare che in questo momento quella chiesa abbia bisogno di fantasie per poter essere criticata.

    Ma siccome penso che lei sia una persona seria… e precisa, confido che certe affermazioni gravi lei le sappia documentare.

    Lei dovrebbe spiegare In che modo questa applicazione talebana avrebbe causato l’arretratezza della ginecologia irlandese…può farlo? Soprattutto in che modo pratico si attuerebbe tale “applicazione talebana” e che le relazioni precise ha con tutte le gravi limitazioni della medicina ginecologica di quel paese. Leggi tutto “Lettera Aperta alla “Precisina””