Viterbo, Gesù palestrato: diamo una medaglia o una laurea ad honorem!

Il buon umore rallegri sempre lo spirito della fede, per mostrare la sua bellezza.
Questo mondo ha bisogno di chi lo sostiene e lo incoraggia, non di chi fa il lamento di tutto quello che non gli garba, solo perché appartiene ad altri linguaggi. La vera bestemmia è ben altro.

Cartellone Gesù palestrato, Viterbo, ottobre 2023

Leggo dagli orrori della stampa:

Non capisco perché tutte queste polemiche per un cartellone pubblicitario di questo tipo che i cristiani dovrebbero in realtà ringraziare, vista l’opportunità che ci dà di parlare di lui.

Mi pare che il cartellone evidenzi profondità teologiche interessanti:

1) il Fisico da Dio: ci mancherebbe! Gesù è certamente il miglior fisico che esiste, essendo consustanziale al padre, figlio da l’eternità, generato non creato, quindi partecipe della creazione, al pari del padre. Luce da luce, chi meglio di luì conosce (anche) le leggi della fisica?

2) Palestra: come uomo ha dovuto imparare ad esserlo, come in una Palestra. Era infatti sottomesso ai suoi genitori , ha imparato a pregare, stare in questo mondo difficile, fino alla morte di croce, donata per amore. Più palestra di così!!! La sua vita è tutta una palestra che diventa palestra per noi in quanto esempio di perfezione.

3) Personal trainer: c’è ne è forse uno migliore di lui? Certo che no. Uomo perfetto per rendere perfetti gli uomini.

4) Senza nessun vincolo: infatti è venuto in piena libertà, per libertà ha amato, per libertà si è donato fino alla morte e alla morte di croce. Più libero di così ! Ci ha insegnato che l’amore non è un vincolo ma una liberta. Chi ama davvero non ha mai vincoli, quindi è pienamente libero.

5) Ego-fitness-club: entrare nella Chiesa con il battesimo vuol dire avere la possibilità, la tessera del club (ma è gratis), per potenziare nel giusto modo il proprio fitness spirituale, il proprio “io” , in modo da educare nella palestra il proprio EGO : ben orientato e non piu distorto. Vero in quanto cristificato.

6) il peso sul braccio: lui l’ha detto chiaramente: “il mio giogo è dolce e il mio carico leggero” dunque il peso non è un vero peso, e viene facilmente sollevato con poco sforzo, come si vede nell’immagine. Grazie alla palestra della vita in Cristo, ovviamente

7) Gesù fustacchione: non è certo colpa di quella povera palestra se da secoli, Sacra Sindone compresa a fare da complice, abbiamo rappresentato Gesù come un bel fustacchione; perchè dare la colpa a loro? D’altra parte mica ce lo siamo completamente inventato!… Se passava le notti fuori, se andava sempre in giro, e ha pure portato la croce nonostante la flagellazione…. insomma vabbè che non abbiamo foto o ritratti… ma di sicuro un gracilino non doveva essere! Quindi promossa l’icona da fustacchione: l’hanno fatto i cristiani per primi.

8) Incarnazione: se i cristiani (non tutti, ma molti si) sono fra i pochi a raccontare barzellette su Dio e a concederci umore anche sulla religione è perchè con Gesù, Dio si è incarnato; quindi si è fatto uno come noi. Ha condiviso tutto tranne il peccato: rideva, scherzava, piangeva, andava in bagno, si stancava, si incazzava, gli venivano le vesciche e… scorreggiava. Non è blasfermia: è teologia cristiana terra terra. Questo cartellone ce lo ricorda: possiamo anche scherzare su di lui, ma meglio ancora se lo facciamo con lui. Il secondo comandamento “non nominare invano…” si riferisce a ben altre cose. E non sono tanto le imprecazioni linguistiche, note come bestemmie.

Propongo ai gestori della palestra e al grafico che ha fatto il cartellone pubblicitario la cresima immediata, senza catechismo. Se poi l’avessero già fatta, laurea honoris causa in teologia.

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