Quegli antichi, obsoleti diritti umani: il matrimonio omosessuale biotecnologico

il degrado dei diritti umani universali in relazione con la questione del così detto “matrimonio gay”. E davvero una rivendicazione di “diritti”? Dietro di essa si nasconde la giustificazione della cosificazione e la merfcificazione dell’essere umano in quanto tale. Vediamo perché.

utero-in-affitto-codice-a-barreHo già affrontato questo tema in un mio precedente post, ma avendo discusso con qualche amico ancora dello stesso argomento, e avendo avuto poco tempo, cerco di riaffrontarlo in modo diverso.

Innanzitutto è necessario allargare lo zoom. Guardare le cose in uno scenario più vasto, vedere intorno cosa sta accadendo e chiedersi perché proprio ora. Senza dietrologie o complottismi, possibilmente, ma con ferrea adesione alla realtà dei fatti. In tutto il mondo, da qualche anno, c’è un gran parlare della «questione omosessuale». Sappiamo di cosa si tratta.

L’analisi che qui espongo è la più completa, strutturata e d’ampio raggio sull’argomento che abbia fatto finora. Leggi tutto “Quegli antichi, obsoleti diritti umani: il matrimonio omosessuale biotecnologico”

Beato Andrè

Blitz “all’acqua santa” delle Femen contro l’arcivescovo Bruxelles, Andrè Joseph Leonard.

Femen-vescovo- Bruxelles|

Blitz “all’acqua santa” delle Femen contro l’arcivescovo Bruxelles, Andrè Joseph Leonard, titolano le testate online. Il prelato ha reagito rimanendo in silenzio, fermo, pregando.

Consultimo ora un’altro libro. il Vangelo di Matteo al capitolo 5:

11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. […]

43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,

 

8 marzo 2013

Una pubblicità fotografata in un supermercato mi fa riflettere sulla condizione della donna: dove sono i femministi? Perchè non ci indignamo? Nel frattempo le donne continuano a essere

una foto presa in un supermercato a Roma

Oggi è la festa della donna. Come di consueto su questo blog provo a parlarne [1] [2] [3].

Questa immagine l’ho scattata qualche tempo fa in un supermecato. Negli anni ’70, ai tempi del femminismo una pubblicità del genere avrebbe fatto imbestialire le femministe; e giustamente dico. Oggi i femministi e le femministe sono troppo impegnati a fare propagata per l’ideologia del Gender e quindi non ci fanno più caso: abbiamo finalmente capito dove volevano veramente arrivate certi radicalismi. Ma oggi se provi solo a dire che certi slogan sono un insulto alla dignità della donna, non puoi che essere un bigotto, retrogato, moralista etc… pazienza: sono abituato a queste curiose etichettature [4] [5].

Nel frattempo le donne continuano a essere maltrattate, violentante, trattate come oggetti in tutti i paesi del mondo: anche questa apparentemente innocente foto, ne è una prova: non è strano reclamare più donne in parlamento o nei consigli di amministrazione aziendale, se poi rimanianmo indifferenti difronte a certe cose? Oppure peggio ancora ci “vergognamo a dirlo” per puro conformismo politically correct? .

La tragica verità è che stiamo barattando la dignità con il potere.

Alle donne oggi non voglio dare nessun augurio: solo un invito. Reimparare a indignarvi e difendete la vostra dignità. E lasciate da parte il politically correct

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    troppo lungopoco chiaronon ci avevo mai pensato
    L'argomento trattato ti interessa?
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    [1] 8 marzo 2011
    [2] Donna-animale in Agostino e Wikiquote
    [3] 8 marzo tempi moderni
    [4] Quant’è bella bigottezza
    [5] Quant’è bella bigottezza (Atto II)

     

     

    Lettera Aperta alla “Precisina”

    Lettera Aperta alla “Precisina”

    il sito della mia intelocutrice (http://1310bijoux.blogspot.it)

    Auguri innanzitutto per i suoi 40 anni (più un mese e qualche giorno).

    Le sue affermazioni che ho trovato qui (nickname The Precise One commenti numero #9 e #14) mi sembrano gravi e mi ha colpito in quanto rivolte in modo generalizzato verso un particolare gruppo religioso; viste le recenti tristi (e reali) vicende della Chiesa di quel paese, non mi pare che in questo momento quella chiesa abbia bisogno di fantasie per poter essere criticata.

    Ma siccome penso che lei sia una persona seria… e precisa, confido che certe affermazioni gravi lei le sappia documentare.

    Lei dovrebbe spiegare In che modo questa applicazione talebana avrebbe causato l’arretratezza della ginecologia irlandese…può farlo? Soprattutto in che modo pratico si attuerebbe tale “applicazione talebana” e che le relazioni precise ha con tutte le gravi limitazioni della medicina ginecologica di quel paese. Leggi tutto “Lettera Aperta alla “Precisina””

    Scheda dati asilo nido: i papà senza casa

    il modulo di compilazione dei recapiti telefonici dell’asilo nido mi ha fatto riflettere. I papà oggi sono, di fatto, discriminati e pre-supposti essere genitori di serie B. Questo purtroppo avviene nell’indifferenza generale, senza un preciso intento discriminatorio, eppure il silenzio e l’indifferenza che si perpetua, è parte della generale ingiustizia ai loro danni.

    Oggi ho compilato la “scheda dati” dell’asilo nido di nostro (=mio e di mia moglie) figlio, finalizzata principalmente a dare quanti più recapiti telefonici possibili, da contattare in caso di necessità: genitori, nonni, zii…

    Il modulo predisposto dall’amministrazione mi ha colpito.

    Eccolo riprodotto qui sotto: Leggi tutto “Scheda dati asilo nido: i papà senza casa”

    A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?

    il canto del Magnificat svela poderosi misteri. In primis alla laconica domanda di Elisabetta, la quale ha capito chi ha difronte, ma non del tutto come quella salvezza si realizzi concretamente. Il vero mistero dell’Incarnazione è una immersione totale nelle vicende umane.

    Visitazione, affresco (Pelendri, Cipro)

    Quel canto stupendo così ricco e profondo svela poderosi misteri: è il Magnificat di Maria (Lc 1,46-55). Ma quasi mai lo leggiamo per ciò che rappresenta nel testo dell’evangelista Luca: una risposta alla laconica domanda di Elisabetta: «A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?». Una domanda affatto ingenua. Mostra come l’incarnazione (così  come anche la Resurrezione d’altronde, con il coinvolgimento di varie donne e Maria di Magdala in particolare) non sono proprio roba da uomini: piuttosto roba da donne. Forse Maria si sarà precedentemente confidata con la cugina dell’annuncio dell’angelo? L’evangelista non lo dice, ma possiamo ragionevolmente immaginare che è nell’intimità di donne e nella meditazione di donne che inizia la storia del Figlio sulla terra.

    Leggi tutto “A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?”

    E l’INPS ringrazia

    una anziana si suicida dopo aver scoperto che gli hanno tagliato la pensione di 200 euro. E l’INPS ci guadagna.

    Le riducono la pensione, anziana si uccide “sconvolta dall’ingiustizia”

    “Solo ieri mia madre ha saputo da noi che la sua pensione era stata tagliata di 200 euro. Non sapeva darsi pace, era disperata, la riteneva un’ingiustizia”. E’ quanto ha detto Bruno, il figlio della donna di Gela suicidatasi dopo aver appreso che la sua pensione Inps era stata ridotta da 800 a 600 euro. “Gia’ dopo la morte di mio padre, Giuseppe, invalido al 100% con diritto all’accompagnamento, -racconta l’uomo- l’Inps aveva sospeso la pensione per 6 mesi. (notizia AGI.it) Leggi tutto “E l’INPS ringrazia”

    Ridicolezze da antisessismo estremo

    L’uso del linguaggio “non sessista” proposto da fantomatici gruppi di studio o università porta al ridicolo l’uso della lingua italiana: quando l’ideologia si mostra contraria alla ragione e al buon senso.

    Qualche settimana fa mi imbattei in un articolo su web: mi colpì l’uso della parola “sindaca” al posto del più comune sindaco. Pensai che era un uso voluto e scrissi agli autori del sito, protestando per un uso improprio della lingua. Nel frattempo mi documentai meglio su questo fenomeno linguistico “non sessista”.
    Una responsabile del sito rispose alla mia provocazione ammettendo sostanzialmente la forzatura “formale”, in quanto sindaca non esiste nel vocabolario, e allo stesso tempo denunciando “una società in cui permangono tracce di discriminazione verso le donne praticamente ovunque, anche per quanto riguarda la lingua”. Leggi tutto “Ridicolezze da antisessismo estremo”

    Onda vs Ikea e la rivoluzione antropologica

    Pubblicità ONDA “meglio due [donne] che una” contro Ikea sulla famiglia omosessuale. Quali le reali differenza? Cosa è in gioco davvero nell’una e cosa nell’altra? Uno schema antropologico nuovo si prospetta all’orizzonte, non un semplice cambio di costume.

    Figura 1

    Ieri in ufficio, una collega ha esordito circa i controversi cartelloni pubblicitari della ONDA, marca di cellulari che pubblicizza un mobile dual sim con lo slogan ambiguo “meglio due che una” mostrando un uomo con due donne in atteggiamenti equivoci.  La pubblicità è mostrata nella figura 1. Me ne sono indignato io, da uomo, figuriamoci lei, donna.is
    Leggi tutto “Onda vs Ikea e la rivoluzione antropologica”