Una pubblicità fotografata in un supermercato mi fa riflettere sulla condizione della donna: dove sono i femministi? Perchè non ci indignamo? Nel frattempo le donne continuano a essere
Oggi è la festa della donna. Come di consueto su questo blog provo a parlarne [1] [2] [3].
Questa immagine l’ho scattata qualche tempo fa in un supermecato. Negli anni ’70, ai tempi del femminismo una pubblicità del genere avrebbe fatto imbestialire le femministe; e giustamente dico. Oggi i femministi e le femministe sono troppo impegnati a fare propagata per l’ideologia del Gender e quindi non ci fanno più caso: abbiamo finalmente capito dove volevano veramente arrivate certi radicalismi. Ma oggi se provi solo a dire che certi slogan sono un insulto alla dignità della donna, non puoi che essere un bigotto, retrogato, moralista etc… pazienza: sono abituato a queste curiose etichettature [4] [5].
Nel frattempo le donne continuano a essere maltrattate, violentante, trattate come oggetti in tutti i paesi del mondo: anche questa apparentemente innocente foto, ne è una prova: non è strano reclamare più donne in parlamento o nei consigli di amministrazione aziendale, se poi rimanianmo indifferenti difronte a certe cose? Oppure peggio ancora ci “vergognamo a dirlo” per puro conformismo politically correct? .
La tragica verità è che stiamo barattando la dignità con il potere.
Alle donne oggi non voglio dare nessun augurio: solo un invito. Reimparare a indignarvi e difendete la vostra dignità. E lasciate da parte il politically correct
[1] 8 marzo 2011
[2] Donna-animale in Agostino e Wikiquote
[3] 8 marzo tempi moderni
[4] Quant’è bella bigottezza
[5] Quant’è bella bigottezza (Atto II)