Pasqua 2020 (poesia)

Quaresima in quarantena
il Signor nel deserto
c’invita ‘un cuore aperto
di rinascita dal patema

Un virus ci insidia chiamato corona
ma ad altra corona siam qui chiamati
quella di Re cui siam destinati
da una fe’ che dal mal ci sprigiona

Pasqua si avvera nell’abbisso di morte
fin nelle piaghe delle nostre ferite
se alla vera vita voi tutti ardite
accogliete il Signore, che è vera sorte.

Un mondo sta or per crollare,
questa è apocalisse:
è la ver verità che vien a svelare
le maschere scisse

dell’io distorto
che sempre più morto
muore a se stesso
come un ossesso.

Deh.. non temete
il dopo meglio farete
ora è il momento
di fare cemento

scoprendo il fomento
dell’io distorto
che crea sgomento
di fame contorto.

Luce e speranza
sui nostri passi
se con costanza
leviam in nostri massi

dal cuore pesante
sarem liberati
come un infante
sentirsi affidati

che lotta e vince
la guerra liberante
dell’io esultante
che vede le finte

cui era intrappolato
e di luce incendiato
si ritrova calato
verace e mondato
nell’Agnello immolato.

Questo è il Regno,
non luogo, non ingegno
ma storico processo
che accade adesso.

Questo mondo connesso
io ora confesso
sia messo a decesso
l’ego bellico depresso

di ognuno di noi
delle nostre ferite
che sia bene poi
il santo viaggio partite.

Conversione si chiama:
taglia come una lama
rimette a posto
l’io vero composto

il cuore ritrova
se stesso e rinnova,
che pure piova
a giovar questa prova.

  • Fabrizio Sebastiani

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