Una domanda a chi non vuole inviare armi all’Ucraina

Chiedo a tutti quelli che dicono che non bisogna inviare armi all’Ucraina (non mi interessa sul motivo, sia esso presunto pacifismo o altro).

La mia domanda è semplice: se questo scenario non è sufficiente affinché si possano inviare armi a quel paese (non uso il termine “giusto” perchè non la parola giustizia è troppo grossa, e apre altre questioni che non voglio affrontare qui, ma per intenderci) allora mi si dica: quale potrebbe essere – invece – un ipotetico e immaginabile scenario di qualche tipo in cui fosse possibile?

Non basta l’invasione di un paese sovrano alle nostre porte.

Non bastano i bombardamenti sistematici ai civili, le uccisioni sommarie.

Non bastano i fallimenti della diplomazia.

Non bastano i progetti di russificazione già in atto nelle zone conquistate.

Non basta la fredda, se non ostile, accoglienza che i russi hanno avuto perfino dalla parte di cultura russa e russofona nelle zone conquistate. L’invasione russa poteva anche suscitare nell’Ucraina uno sprofondamento in una guerra civile, essendo che una buona parte della popolazione è sostanzialmente già di cultura e lingua russa: ma contrariamente a quanto si aspettavano i russi non sono stati accolti con entusiasmo, neanche da questa parte della popolazione. Non ci sono stati arruolamenti in massa dei russi nelle popolazioni conquistate se non per frazioni esigue della popolazione e la Russia manda soldati etnici dell’impero russo proveniente dai lontani oblast della immensa federazione per fare il lavoro sporco (ceceni, siberiani etc…). Lo stesso presidente Zelenskyy è madrelingua russa e originario della città Kryvyi Rih a maggioranza russa, una zona che probabilmente presto cadrà in mano dell’invasore: quando lui parla in TV, anche se parla ucraino, risulta molto marcato l’accento russo. Tutto questo è surreale. E’ come se nella prima guerra mondiale la popolazione del Sud Tirol si fosse in massa schierata con gli Italiani.

Non basta l’evidenza sul campo che mostra che le due parti belligeranti sono enormemente squilibrate essendo che la Russia può contare su risorse militari enormi rispetto a quelle Ucraine le quali se non aiutate sono condannate inesorabilmente a soccombere mentre se aiutate c’è la possibilità che riescano quantomeno a resistere. Cosa che chiedono esplicitamente.

Non basta l’insegnamento della storia che dice che quando certe potenze vengono “lasciate fare” poi finiscono nel “chiedere sempre di più” come fece Hitler dopo l’annessione dell’Austria.

Non basta il revanscismo ideologico neo-zarista che questa guerra vuole esaltare e del pericoloso nazionalismo di cui è portatrice in termini di valori (riportandoci indietro a pratiche di guerra non di un secolo fa, ma di due!).

Non basta evidentemente neanche il fatto che tutto questo accade nei nostri confini europei.

Allora se tutte queste cose – messe insieme – non sono sufficienti a mandare armi a un popolo che le chiede per difendersi legittimamente, allora cosa dovrebbe accadere affinché invece si possano inviare?

Riusciamo a immaginare un ipotetico scenario (in Ucraina o in una paese immaginario ma alle porte dell’Europa) per cui invece se accadesse ‘qualcosa’ sarebbe il caso di mandarle?

Chi sostiene che una cosa sia sbagliata o non opportuna deve anche mostrare di avere gli elementi di valutazione. Dunque dovrebbe essere in grado di ragionare affermando qualcosa del tipo: “in questo scenario no, ma in se fosse in quest’altro allora si…”.

Ecco vorrei capire questo. Chi dice “no alle armi all’ucraina” dovrebbe saper rispondere almeno a questo. Grazie.

Javelin, Maria e il Trio Mandili

Javelin è un missile anticarro dato dagli americani agli ucraini. Ha un sensore a infrarossi che lo rende particolarmente efficace; è facile da maneggiare e da usare. Intercetta da lontano i carri armati e li colpisce auto-guidato da questi sensori; con quest’arma l’esercito ucraino sta mettendo – almeno per ora – in difficoltà l’avanzata dei carri armati russi.

E’ un arma difensiva, certo, ma è sempre arma di morte e vederlo imbracciato alla madonna (vedi immagine) fa davvero impressione: in queste ore questa immagine è diventa un meme in Ucraina, usata per dare speranza alla gente.

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