Basta non si piange

poesia ispirata da un evento di oggi

Basta non si piange!
Si guarda avanti!

Ma ti prego convieni con me
che di lacrime ce ne son due tipi.

Le prime:

quelle che tolgono la vita,
riportano al mitico passato
per un presente senza senso,
un futuro disperato.
Quelle represse negli occhi
ma che gridano sempre nel cuore
il perché del non senso del tutto.
rami secchi di disperazione,
abissi senza risalita:
realtà più nere
di una singolarità spaziotemporale.

Le seconde:

accolte benevolmente
senza moralista vergogna
di grondare fiumose
dalla carne dolente del corpi,
dagli occhi gonfi e arrossati,
occhi specchio di una mente e un cuore
che guardano avanti fiduciosi:
il senso c’è, contro ogni evidenza,
dove il dato sperimentale
non è adatto a una pubblicazione su Nature,
ma esiste, c’è, possiamo sentirlo forte;
perché ci sostiene infondo all’abisso.
Non può che essere una qualche fede,
indimostrata e indimostrabile,
vero motore di ogni umano pensiero,
che alberga nel cuore e che ci sussurra
con delicatezza e discrezione
che quel senso c’era, c’è, e ci sarà;
che siamo più grandi delle nostre miserie,
della nostra morte.