Il moralismo laico e il caso Alfie Evans

il caso ci obbliga a ripensare i nostri schemi di pensiero al di la del fatto in se. La scienza può determinare scelte morali? No: lo dice proprio il princpio di laicità della scienza.

 

Molto viene scritto in queste ore su questo caso e, come a solito, le posizioni sono polarizzate.

Ma io qualche domanda ce l’ho.

  • E’ stato sostenuto che l’alimentazione e ventilazione è un accanimento terapeutico che non sia cioè “nell’interesse del bambino”. Si supponeva che il bambino non fosse in grado di respirare da solo e che sarebbe morto in poco tempo; come mai allora quando ha dimostrato di poter respirare da solo dopo più di 10 ore, gli è stato ri-sommistrata l’ossigenazione se questa era reputata dannosa? Se non è capace di respirare da solo glielo togliamo e se è capace glielo mettiamo? Davvero sono confuso….
  • Dal punto precedente è chiaro ed evidente che ci è proprio sbagliati sulla diangosi-non-diagnosi (visto che comunque è una malattia sostanzialmente sconosciuta di cui si conoscono i sintomi ma non le cause) ora in base al principio di fiducia medico-paziente (ma esiste qualcosa del genere in U.K. oppure uno è obbligato a farsi curare da chi dice lo Stato padrone?) è del tutto legittimo sostenere che quell’ospedale non gode più della fiducia del proprio paziente: perchè il paziente non è libero di andarsene in un’altro ospedale?
  • Dopo il caso Charlie Gard, e Alfie Evans quanti altri casi simili i Britannici saranno disposti a tollerare prima di iniziare a chiedersi se il loro sistema non abbia qualche falla da qualche parte?

Sono poi veramente perplesso di come i giudici britannici, in spregio a qualsiasi principio di imparzialità dei giudici si espongano tranquillamente nel dare giudizi di carattere morale. Scrive repubblica:

Il giudice ha inoltre criticato alcune persone vicine ai genitori accusandole di dare “false speranze”.

a parte il cattivo gusto di dire il peccato e non il peccatore, il precedente giudice del caso Charlie Gard aveva perfino chiamato in causa nientemeno che una citazione del Papa (!) per dimostrare che le cure eccessive non erano opportune, e così facendo violò il principio di laicità: è corretto che un giudice laico utilizzi una autorità religiosa a sostegno delle proprie tesi?

Cosa sarebbe accaduto se un’altro giudice avesse utilizzato argomenti del Papa per conclusioni diametralmente opposte (che sarebbe stato forse più logico?). Oggi il papa viene completamente ignorato: dunque quell’argomento serviva solo a portare acqua retoricamente al proprio mulino; ora se questa operazione la fa un politico la capisco pure, ma un giudice? Insomma che razza di sistema giudiziario hanno questi britannici? Una laicità a senso unico e i giudici che possono permettersi perfino questo?

Leggo poi dichiarazioni sbalorditive da parte di nostri parlamentari, leggete cosa scrive Giorgio Trizzino, neo parlamentare del M5s ed ex direttore sanitario dell’ospedale Pediatrico di Palermo, quindi un medico:

“la scienza ancora una volta debba rappresentare un punto di riferimento per ogni nostra valutazione anche in ordine a questioni etiche e morali”

udite udiete! la scienza usata per questioni etiche e morali? Da quando? Ma il principio di laicità nella scienza non afferma esattamente il contrario? Che cioè la scienza non si occupa di questioni morali….? Al massimo può aiutarci a capire la realtà per poter prendere decisioni di cattere etiche e morali ma non determina queste scelte.

Ci siamo liberati con tanta fatica del moralismo religioso e ora…? Ci vogliono imporre un nuovo moralismo: laico… ma quello religioso, mi pare, almeno lo capivano tutti.; quello laico no: siccome è in mano “alla scienza”…. in mano agli esperti… solo loro possono capirlo davvero! Gli altri? Tutti zitti, non capiscono nulla, devono solo ubbidire, e fidarsi perchè c’è chi pensa per loro. Alla faccia della democrazia: ecco la nuova libertà, sei libero di pensare come dicono loro, i potenti e i nuovi sapienti che con questi argomenti zittiscono i deboli e gli indifesi; ovviamente per il loro bene…. mi pare di averli già sentiti argomenti del genere…..

Comunque bene ha fatto il governo italiano a concedere la cittadinanza, è un gesto politico e io lo approvo: se non in questi casi, quando? Speriamo serva almeno a svegliare un po’ l’orgoglio britannico ed almeno aver pudore, si spera, del possibile ripetersi di casi simili in futuro e iniziaranno a chiedersi seriamente se, forse, qualcosa non va nelle loro procedure legislative; dimostreranno così davvero, come spero, di essere una democrazia che sa interrogarsi e correggere se stessa.

Nel frattempo in queste ore il piccolo Alfie lotta per la vita…. coraggio Davide può vincere contro Golia… anzi tu piccolo Alfie hai già vinto e Golia, il gran Faraone, il potente re, è ormai nudo.

Un commento su “Il moralismo laico e il caso Alfie Evans”

  1. Una chiave di lettura interessante l’ho trovato sul blog del Vaticanista Marco Tosatti, una lettera di un italiano che vive in U.K. il quale propone una interpretazione legata a un paese incapace culturalmente di auto-critica specialmente in questo ambito. Cosa che ho infatti notato osservando che le news online in U.K. si limitato tutte a raccontare i fatti in modo asettico senza considerazioni ne tantomeno dubbi sul sistema sanitario che, pare, non possono neanche essere ipotizzati. Ogni società ha i suoi idoli nazionali.

    cito:

    Sono un Inglese di origine Italiana che segue il Suo blog da tempo.

    Sono rincuorato da come si stanno battendo i cattolici Italiani per Alfie, e mi fa riflettere su come si comporta una società forse meno efficiente di quella Inglese ma tuttavia più umana. Però vorrei raccontare da oltremanica la ragione per cui nessun membro dell’ ‘establishment’ Inglese (vescovi Cattolici inclusi) si sbilancerà mai a favore di Alfie.

    L’Inghilterra ha perso la fede in Dio molto tempo fa, nella politica pure, l’impero è sparito e la famiglia reale ha perso molto nella faccenda Lady Diana, il rispetto per l’esercito, la polizia e le istituzioni è crollato sotto accuse di corruzione e razzismo. Allora, cosa ci resta di ‘morale’, di intoccabile di cui essere veramente fieri? Ci rimane solo il nostro sistema sanitario il ‘National Health Service’ (NHS). Questa istituzione con i suoi milione e mezzo di dipendenti può solamente essere osannata e ricoperta d’oro da ogni governo e partito politico, ed i suoi impiegati lodati come santi e taumaturghi dei nostri giorni. A quale potenza possiamo affidare la nascita dei nostri figli e chi può celebrare i riti finali dei nostri genitori? L’NHS! Criticare questa religione di Stato, questa chiesa nazionale è l’ultima blasfemia proibita. Suggerire qualche mancanza (tranne che di soldi) è suicidio politico.

    Quindi per proteggere l’onore di questo idolo ed il primato immaginario di un sistema sanitario pubblico mediocre, si dice qualsiasi menzogna.

    L’idea che un bambino dichiarato incurabile dagli arcipreti dell’NHS, possa essere curato altrove (addirittura in Italia) è un rischio troppo grosso da correre. Quindi Charlie Gard, Alfie Evans e chissà quanti altri verranno sacrificati sull’altare del NHS perché se no rischierebbe di crollare l’ultimo idolo di un paese ormai smarrito.

    Siamo nelle mani del Signore perché cadere nelle mani dell’NHS non lo auguro a nessuno.

    Yours F.P.
    fonte

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